STEP #28 - La sintesi finale
Il Periscopio Solare [step 19] è uno strumento destinato a fotografare il disco solare [step 01], viene utilizzato inoltre per raccogliere informazioni fotografiche territoriali, infatti, negli anni più recenti [step 04] venne utilizzato per rilievi aerofotogrammetrici e non solo [step 27].
A prima vista [step 16] appare come uno strumento pesante [step 02] ed ingombrante data la composizione dei materiali [step 08] ; anche se non è tascabile, come ormai siamo abituati con il nostro smartphone, risultò essere di cruciale importanza nel periodo storico in cui venne utilizzato, tantochè si potrebbe inventare un mito su di esso [step 07].
Indubbiamente
l’inventore [step 09] e allo stesso tempo il costruttore [step 11], Ermenegildo Santoni, rivelatosi un
genio per l’epoca, riuscì a sfruttare a suo favore i principi fisici [step 05] che
la natura ci offre per creare un congegno rivelatosi fondamentale nell’epoca in
cui venne ideato, e allo stesso tempo semplice [step 22] da utilizzare per gli aviatori.
Se oggi riusciamo ad avere ortofotogrammi, è grazie alla
scoperta di Santoni; il Periscopio Solare, ormai obsoleto, viene sostituito da piccole
macchine volanti intelligenti chiamate droni, in grado di effettuare rilievi
territoriali ed architettonici.
Grazie alle pubblicazioni [step 10] ed ai brevetti [step 17]
depositati , possiamo affermare che è una scoperta del tutto italiana, e che
sicuramente, come possiamo vedere nel cinema [step 12], è stata utile a tutto il mondo
soprattutto nel campo militare [step 20], e anche civile.
Già nel 1940 vediamo apparire questa macchina geniale, nella
raccolta di fumetti [step 21] Camera Comics, pubblicato da U.S. Camera
Publishing Company, dove all’interno di queste narrazioni viene illustrato come
la fotografia aerea ha avuto un ruolo di fondamentale importanza durante la Seconda
Guerra Mondiale, utilizzata come mezzo di documentazione.
In Italia per esempio, durante il periodo Fascista, venne
ampiamente utilizzata per cartografare quelli che erano i territori coloniali
in Africa; possiamo averne memoria guardando i francobolli [step
18] di quel tempo, grazie a queste
piccole miniature fotografiche riusciamo a scorgere tramite dei simboli [step
06], e iconografie [step 13] , dei significati nascosti che solo la
storia può spiegare.
Santoni, grazie al suo ingegno riuscì a mettere insieme
diverse scoperte dell’epoca [step 03], come per esempio l’impressione fotografica su pellicola [step 26], per far si che il suo strumento fosse una
macchina perfetta in grado di funzionare sfruttando al meglio le più svariate nozioni scientifiche [step
14].
Per arrivare a questa ideazione, c’è voluto del tempo [step
15], si pensi solo che l’autore di questo congegno, Ermenegildo, era in
attività già dal 1915, e solo nel 1918 venne brevettato il primo dispositivo da
lui ideato, in questo caso l’intervallometro automatico [link esterno].
Solo però nel 1938, presentò a Roma al V Congresso della Società Internazionale di Fotografia [link esterno] i suoi esperimenti di aerotriangolazione solare analogica svolti in Libia ed in Italia nel 1935.
La sua scoperta rivelatasi fondamentale sia nel contesto
italiano, che estero, necessitava di una normativa[step 23], scritta in lingua inglese, per essere
compresa dagli utenti di tutto il mondo, così vediamo infatti che anche l’Organisation
Européen d’Etudes Photogrammetrique Experimentales e negli Stati Uniti d’America
riuscirono ad utilizzare lo strumento avvalendosi dei consigli forniti dal
Santoni.
Commenti
Posta un commento