STEP #12 - Nel Cinema
Trama:
Durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, i tenenti della Marina Chris Burnett e Jeremy Stackhouse rispettivamente navigatore e pilota di un F/A-18 Super Hornet, vengono inviati in missione di ricognizione sulle montagne della Bosnia. Intercettando un segnale radar, i due militari in volo escono di rotta e fotografano la zona intercettata piena di soldati serbi nemici. L'aereo, però, non passa inosservato e Sasha, il comandante serbo, ordina l'abbattimento. Salvi per miracolo, i due piloti si rincontrano in una radura provando a contattare il loro comandante che li aveva mandati in missione, l'ammiraglio Leslie Reigart. Stackhouse, ferito, non può andare col compagno. Nel frattempo sopraggiungono verso di lui diverse unità serbe, comandate dal colonnello Miroslav Lokar, che lo giustiziano. Burnett comincia così una fuga senza sosta inseguito dai serbi. Durante l'inseguimento Burnett finisce in una fossa comune, per la precisione la zona che hanno fotografato in precedenza con l'aereo prima che fossero abbattuti.
L'inseguimento continua senza sosta, Burnett sopravvive in più di una volta agli attentati rivolti nei suoi confronti dai suoi inseguitori e riesce a mettersi in contatto con l'ammiraglio Reigart che gli comunica un punto buono per l'estrazione. La NATO cerca però in ogni modo di ostacolare il recupero del navigatore disperso, dandolo ormai per morto come il suo compagno. Burnett si getta così nella disperazione totale per aver perso il suo amico, ma non si dà per vinto.
L'americano, pur esponendosi a molti rischi durante la fuga, alla fine raggiunge il luogo dell'estrazione, grazie anche all'aiuto di un ragazzo serbo contrario al regime di Lokar. La NATO in ogni caso lo abbandona per via della notizia apparsa alla TV serba del ritrovamento del suo cadavere da ormai diversi giorni (falsa notizia organizzata dagli stessi serbi). Burnett nota di essere però giunto alla zona dove giace il suo seggiolino contenente anche le foto da lui scattate a bordo dell'aereo. Decide così di recuperarle per dare un senso alla missione e vendicare il compagno giustiziato dai serbi. Burnett raggiunge il seggiolino e riattiva anche il dispositivo di segnalazione, che subito viene notato alla portaerei dall'ammiraglio Reigart. Scatta così la missione di salvataggio. Nel frattempo Burnett, in attesa dell'arrivo dei suoi compagni, si accorge di essere ancora seguito da Sasha dopo che questi ha abbandonato un suo compagno, che ha a sua volta innescato una mina terrestre. Burnett messo sull'allerta dalla scoppio poco lontano di questa stessa mina, si nasconde per sorprendere a sua volta Sasha. Quando questi esce allo scoperto, Burnett combatte corpo a corpo con Sasha e riesce ad ucciderlo, vendicando cosi anche la morte dell'amico. Sopraggiungono le forze di Lokar che tentano in ogni modo di uccidere Burnett e di far sparire le prove fotografiche delle fosse comuni, ma nello stesso momento spuntano gli elicotteri della squadra di salvataggio dell'ammiraglio Reigart. Burnett, in un ultimo coraggioso sforzo prima di mettersi in salvo su uno dei tre elicotteri,recupera le foto dal seggiolino caduto,nonostante una fitta gragnuola di colpi del nemico, che mettono in grave pericolo la sua vita. Riesce per un soffio a mettersi in salvo, preso di mira e sfiorato, ancora una volta, dal fuoco nemico. Una volta in salvo, decide di rimanere nella Marina in onore del compagno deceduto e consegna le foto, importanti prove documentali, all'ammiraglio Reigart. Grazie alle sue foto, Miroslav Lokar viene arrestato e condannato per genocidio. L'ammiraglio Reigart lascia il fronte e viene riassegnato a Washington, ma rifiuta il posto e si congeda con onore dalla Marina.
Trailer del film "Dietro le linee nemiche"
Fonte dati: Wikipedia
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